Serie A, Sassuolo-Inter 1-0: Laurienté castiga i Campioni d'Italia

Il Sassuolo si conferma bestia nera dell'Inter nella stagione della seconda stella. Dopo la sconfitta dell'andata, nella 35.ma giornata di Serie A i Campioni d'Italia perdono anche il ritorno contro i neroverdi, che agganciano l'Udinese a 29 punti in zona retrocessione. Al Mapei Stadium finisce 1-0 al termine di una gara giocata troppo sottoritmo dagli uomini di Inzaghi. Laurienté (20') sblocca il match approfittando di un'incertezza di Dumfries, poi la reazione nerazzurra deve fare i conti con Consigli e il Var (nel recupero del primo tempo annullato gol di Lautaro) e, nonostante il pressing della capolista, nella ripresa il risultato non cambia più. 


Serie A, Monza-Lazio 2-2: Immobile e Vecino illudono, Djuric regala il pari

Monza e Lazio pareggiano 2-2 nell'anticipo della 35esima giornata di Serie A. Pari pirotecnico tra biancorossi e biancocelesti all'U-Power Stadium in un match chiuso in vantaggio nella prima frazione dalla Lazio grazie alle rete di Immobile (11'). Nella ripresa è Djuric (73') a pareggiarla, poi Vecino (83') sfrutta il regalo di Donati per trovare nuovamente il vantaggio biancoceleste che però dura poco, con Djuric che nel recupero (92') regala il definitivo pari ai brianzoli. Un punto per parte, con la Lazio che resta al 7° posto non riuscendo nel sorpasso sull'Atalanta.


Juve, Allegri: "Roma arrabbiata e all'ultima spiaggia, sarà una gara complicata"

Battere la Roma per qualificarsi matematicamente alla prossima Champions League e concentrarsi così sulla finale di Coppa Italia contro l'Atalanta. È questo l'obiettivo della Juventus impegnata domani sera all'Olimpico contro i giallorossi. "Ci siamo avvicinati bene, poi vediamo domani se riusciremo a tornare alla vittoria. La Roma ha grandi qualità tecniche. Sarà una partita affascinante, ma difficile e complicata – ha spiegato Massimiliano Allegri – Penso che la Roma sia all'ultima spiaggia, è arrabbiata e vorrà fare una grande partita". Sulla formazione: "Weah può giocare dal 1′, non ci saranno Alex Sandro e Yildiz che ha una gastroenterite".

Come si avvicina la squadra a questa partita?
"Ci siamo avvicinati bene, poi vediamo domani se riusciremo a tornare alla vittoria. La Roma ha grandi qualità tecniche. Sarà una partita affascinante, ma difficile e complicata".

Domani potremo rivedere Weah dal primo minuto?
"Ha fatto una buona partita. In questo periodo sta meglio e domani può giocare dal 1′. Domani non ci saranno Alex Sandro e Kenan Yildiz che ha una gastroenterite".

Perchè McKennie ha giocato meno? 
"Sono dei momenti in cui l'allenatore deve fare delle scelte. Domani dispiace non avere Yildiz, ma c'è Kean che sta bene, anche Milik, dopo il gol in Coppa Italia, sta bene. Cambiaso è un giocatore intelligente e adesso c'è bisogno di tutti".

De Rossi ha detto che ci vuole rispetto per Allegri. Le fa piacere? Pensa che sia arrabbiato per la sconfitta in Europa?
"Ringrazio per le parole Daniele, tra l'altro ho giocato con suo papà a Livorno. Da quando è alla Roma ha dato spensieratezza, è un allenatore giovane e agli inizi e penso possa fare una bella carriera. Penso che la Roma sia all'ultima spiaggia, è arrabbiata e vorrà fare una grande partita".

Quanto si sente Juventino?
"Ormai sono 10 anni che vivo a Torino e ho avuto la fortuna di far parte di questa grande famiglia e grande club. Il Dna di ogni società va sempre rispettato".

Sarebbe servita alla Juve un po' più di spensieratezza per fare meglio? Domani un set-ball o un match-ball?
"Il calcio è difficile da spiegare, almeno per me. Il calcio va giocato, ci sono momenti in cui va bene e in cui va meno bene. Noi abbiamo avuto in paio di mesi dove non abbiamo avuto attaccanti. In questo momento non dobbiamo pensare a quello che è stato ma a quello che sarà. Dobbiamo entrare in Champions il primo possibile. Bisogna prepararsi a giocare un'ottima partita".

Con De Rossi è sfida anche generazionale. Una frase sul Grande Torino. Tanti i giocatori ex Juve ora nella Roma.
"Si ricorda sempre una squadra memorabile, è giusto ricordarlo con affetto. Huijsen è un giocatore giovane. Dybala è un giocatore straordinario a livello tecnico, di livello assoluto. Paredes lo scorso anno non ha fatto bene, ma il valore del giocatore nessuno l'ha messo in dubbio".

Come ha visto Vlahovic?
"Ho parlato con Dusan come ho parlato con tutti. Tra l'altro in settimana l'ho visto bene, come tutte le punte. Quando segnano nelle partitelle è un buon segnale".


Pioli: "Napoli? Nessun pensiero! Non parlerò con nessuno finché avrò contratto col Milan"

Nel corso della conferenza stampa alla vigilia della sfida al Genoa, Stefano Pioli, allenatore del Milan in pole per la panchina del Napoli per il prossimo anno, ha parlato dell'interesse del club azzurro.

Quanto è complicato lavorare con le voci sul futuro?
"Non deve essere complicato il mio compito: mancano 4 partite. È vero che fuori si parla di tutto meno che delle partite, ma noi no. Abbiamo un grande senso di responsabilità. Poi il futuro si vedrà a fine campionato".

È stato accostato al Napoli...
"Nessun pensiero, se non le prossime quattro partite. A fine campionato incontrerò il Club e vedremo cosa fare".

Com'è il rapporto con i dirigenti?
"C'erano qui ieri Zlatan e Moncada. Il rapporto dei dirigenti è sempre stato buono e lo sarà anche a fine campionato, anche quando parleremo del nostro futuro".

Altri club importanti apprezzano il tuo lavoro...
"Avete aspettate tanto, aspettate ancora un po' per parlare del futuro: il lavoro non è finito. Voi potete scrivere, io non posso controllare le voci e non ho neanche voglia di controllare ciò che mettete in giro. La cosa reale è che ho un altro anno di contratto col Milan e che non parlerò con nessun altro club finché sono sotto contratto con il Milan".


Marino: "Il Napoli ha bisogno di un allenatore come Gasperini per rilanciarsi. Il nuovo diesse deve capire su quali giocatori puntare"

Pierpaolo Marino parla a Marte Sport Live: "Per le caratteristiche di cui ha bisogno il Napoli ovvero risultati immediati, motivazioni di altissimo profilo ed anche sostenibilità del progetto economico di costruzione della squadra, la sintesi di tutto questo la vedo in Gasperini. E' un allenatore che ha un carattere particolare, è vero, ma è un vincente, non ha vinto ancora lo scudetto, ma ha voglia di vincerlo. Gasperini, inoltre, non porterebbe aggravi economici alla politica del Napoli, anzi: è un tecnico che crea plusvalenze, facendo rendere al meglio i giocatori a sua disposizione. Anche per la preparazione fisica e per il gioco che propone sarebbe perfetto per il Napoli.

Il calcio dell'Atalanta di oggi piacerebbe anche ai napoletani, naturalmente per un progetto ancora più importante. Il timing nella scelta del nuovo tecnico secondo me non è così importante, per come sono organizzate oggi le società, con un settore scouting che lavora sempre, si può decidere tutto anche a fine campionato. Non vedo alcuna premura nel dover ingaggiare il tecnico prima della fine del campionato.

Se fossi il ds del Napoli farei colloqui singoli a quattr'occhi con i giocatori della rosa, perché questo organico è importantissimo, da primo o secondo posto sulla carta. Prima di rinunciare ai calciatori attuali chiederei loro se intendono rimanere con la giusta voglia. E li cederei solo si mi dessero motivazioni convincenti circa la loro necessità di andare via. Diventerebbe più complicato, e servirebbe un anno, per amalgamare un nuovo organico rinnovato per la maggior parte. Quindi vanno recuperati diversi calciatori.

Udinese-Napoli per me non è una gara come le altre: ho ancora negli occhi la gara dello scorso anno, dove noi eravamo in lotta per il decimo posto dopo un ottimo campionato e alla fine pareggiammo 1-1, vedendo la festa del Napoli. A distanza di un anno vedo invece tanta disperazione da una parte e dall'altra. Tra Napoli e Udinese ho speso 19 anni della mia carriera. Insomma, è la mia gara del cuore.  

Il Napoli rischia molto, ad Udine? Sì, perché troverà un'Udinese motivatissima, disperata: avrà motivazioni di più immediata necessità rispetto agli azzurri. La squadra di Calzona deve lottare per un traguardo più a lunga gittata. Si deve andare in Conference League? Assolutamente sì, è un obiettivo che bisogna prefiggersi e tentare di centrare. Non dimenticate che un allenatore come Mourinho, che ha vinto tanti ‘tituli', come li chiama lui, ha vissuto diversi anni di credibilità per aver vinto quella competizione a Roma: se è valso per la Roma, perché non potrebbe valere anche per il Napoli? Il film ‘Sarò con te' lo vedrò sicuramente, con curiosità, se non al cinema almeno on demand quanto prima".