L'annuncio della candidatura arriva all'ultimo momento. Cosa l'ha convinta?

«Il mondo brucia, l'Europa dorme. Pensi al dramma ucraino o alla tragedia mediorientale. Le grandi potenze si muovono, Bruxelles che fa? Se davvero crediamo che sia il momento di provare a cambiare le cose bisogna mettersi in gioco in prima persona. Io credo al sogno degli Stati Uniti d'Europa. E voglio dire ai miei figli che fare politica significa rischiare, anche in prima persona».

Lei critica Meloni, Schlein, Tajani, Calenda che si candidano pur dicendo già che non andranno. Ma non basta che annuncino prima le loro intenzioni?
«No. Candidarsi per un posto a Strasburgo e annunciare di non andarci significa truffare i cittadini. È uno scandalo solo italiano. Io rimango allibito dal silenzio dei media su questo tema: solo da noi ci sono dei leader politici che preferiscono contarsi in Italia anziché contare in Europa. Noi di Stati Uniti d'Europa siamo diversi. E, se eletti, tutti noi, a cominciare da Emma Bonino, andremo a Strasburgo».

Chi lo ha dichiarato? Matteo Renzi in una intervista a La Stampa, aggiungendo  anche di aver dato mandato ai propri legali di agire in giudizio contro Lilli Gruber per le dichiarazioni dea lei rilasciate nel corso di 8 e mezzo, su La7, per aver affermato che  "Renzi come gli altri leader se eletto non andrà in Europa": 

"È una affermazione falsa, tendenziosa e priva di fondamento. Il senatore Renzi ha più volte detto che, a differenza degli altri, come tutti i candidati della lista Stati Uniti d'Europa se eletto andrà a Strasburgo", afferma Italia Viva (il partito di Renzi) in un comunicato.

E il "senatore" Renzi pretende di rappresentare al meglio degli italiani che lo hanno votato dichiarando di scomodare un qualsiasi tribunale (civile, penale?) per smentire una dichiarazione, invece di richiederlo tramite una semplice nota stampa? E un personaggio simile pretende ancora di essere votato?

Ma c'è di più.

Un personaggio simile ha pure avuto il coraggio, anzi, la faccia tosta di aver detto che "fare politica significa rischiare, anche in prima persona", per poi dichiararsi allibito  per il fatto che "candidarsi per un posto a Strasburgo e annunciare di non andarci significa truffare i cittadini".

È sicuramente vero, ma truffare i cittadini è anche avere un incarico e uno stipendio da senatore per poi fare affari in giro per il mondo per presunte consulenze milionarie con persone che occupano incarichi di vertice di Stati stranieri.

In Italia non è reato? No, ma questo non vuol dire che ciò che non sia ANCORA normato dal codice civile o penale sia eticamente o moralmente corretto, tanto che se lui continuasse a fare da parlamentare europeo ciò che ha fatto da senatore italiano finirebbe in carcere. Senza dimenticare che l'osservanza e il rispetto di etica e moralità è implicitamente richiesta a tutti i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche che hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge... come recita l'articolo 54 della Costituzione che lui dovrebbe rappresentare e far rispettare (anche se lui non ha giurato, l'istituto dell'immunità rappresenta una garanzia affinché il parlamentare possa svolgere il proprio mandato in completa indipendenza e senza subire attacchi arbitrari da parte dell'autorità giudiziaria, ma come per quanto riguarda l'insindacabilità, tale garanzia non può degenerare nella creazione di un privilegio personale, come fare affari in giro per il mondo con Stati esteri... in palese conflitto d'interessi con il proprio incarico di parlamentare). 

Per questo, dubitare che lui rinunci all'incarico di parlamentare europeo è più che legittimo, specialmente perché si è dimenticato di dire, mentre si sta candidando al Parlamento  europeo, di aver smesso di fare le sue milionarie attività di consulenza all'estero.

E per concludere, non dobbiamo neppure escludere che le dichiarazioni del senatore Renzi non siano solo conseguenza del fatto di essere più che certo che la coalizione di cui fa parte non raggiungerà la soglia di consensi del 4%. Forse è per questo che dà lezioni di etica e moralità ai suoi avversari.

L'etica e la moralità sono due concetti fondamentali nel campo della filosofia e delle scienze sociali.

L'etica analizza il comportamento ritenuto corretto, il modo di pensare e i valori giusti che si dovrebbero seguire in qualsiasi circostanza, concentrandosi su principi razionali e universali che guidano il comportamento umano in vari contesti e riflette razionalmente sull'insieme di norme e valori di un soggetto o di un gruppo.

La moralità indica la condotta diretta da norme, la guida secondo la quale l'individuo dovrebbe agire. La moralità si riferisce a norme culturali e sociali che influenzano le decisioni individuali e collettive. In sintesi, la morale stabilisce le norme che consentono di valutare se un comportamento sia stato corretto o meno.

Così, mentre l'etica riguarda l'analisi filosofica dei principi che dovrebbero guidare il comportamento umano, la moralità riguarda le norme pratiche che guidano effettivamente il comportamento delle persone in una società. Entrambi i concetti giocano un ruolo fondamentale nel guidare e modellare il comportamento umano.

Su questo il senatore Matteo Renzi ha mai riflettuto?